mercoledì 15 settembre 2010

SOSTENIAMO LA LIBERTA'

Domenico Letizia

La sicurezza non deve distruggere la libertà

Viviamo anni cupi per la libertà, ove sacrificare quest’ultima conquistata con il sacrificio di numerose lotte è divenuto pane quotidiano per forze politiche che hanno fatto della propaganda populista e qualunquista la loro carta da gioco.
Siamo invasi dall’emergenza sicurezza che a nostra avviso è stata creata a tavolino solo per arricchire e potenziare il potere della casta politica nelle decisioni sulle nostre esistenze. Questo è quello che sta accadendo a Caserta ove il consiglio comunale ha deciso di spendere 900.000 euro dei contribuenti per installare 85 telecamere che finiranno per eliminare la privacy dei cittadini casertani.
Riteniamo questo metodo di gestione autoritario ed invasivo complice una cultura della paura e della non tolleranza.
A Caserta si discute anche di introdurre nella gestione della sicurezza della città i militari. Noi amanti della libertà e della responsabilità ci domandiamo quando i cittadini si renderanno conto che ciò è pericolosissimo da grande fratello, pericoloso per la nostra libertà e le nostre intime vite. Riteniamo che la decisione di tale scelta vada affidata ai cittadini e ai quartieri di questa città soprattutto se luogo di installazione delle telecamere sono anche gli istituti scolastici. Il nostro è un ‘appello che rivolgiamo alla cittadinanza tutta e alle forze politiche che ancora conservano un briciolo di liberalità. Non permettiamo a certe istituzioni politiche di controllarci totalmente, in gioco vi è il futuro, un futuro che vogliamo libero e responsabile.
Paranoia e totalitarismo sono strettamente connessi e in questo preciso contesto storico-sociale controllo e sicurezza sono casi di emiplagia patologica.

Primi Firmatari:

Domenico Letizia, Segretario Ass. Luca Coscioni Caserta

Antonio D’Addiego, Studente e Militante della Luca Coscioni Caserta

Francesco Giaquinto, Presidente dell’Associazione Radicale “Legalità e Trasparenza” di Caserta

Gianroberto Zampella, Tesoriere della Luca Coscioni Caserta, membro Comitato “No alle Cave Cementir”

Luca Bove, Segretario Ass. Radicale “Legalità e Trasparenza” di Caserta

Luigi Corvaglia , Psicoteraupeuta, saggista e studioso di Psicologia Politica

Josef Ferraro, ex candidato alle provinciali per la lista Verdi

Erminio Zona, ex candidato alle regionali per la lista Bonino – Pannella

Salvatore Antonaci, Movimento Libertario Lecce

Leonardo Facco, Amministatore Delegato del Movimento Libertario

Gionni Antonini, Clan Libertario Marche

Fabio Massimo Nicosia, avvocato amministrativo, giurista, e teorico del diritto e della politica

Nereo Villa, Cantautore e Saggista

venerdì 10 settembre 2010

ISOLE CAIMAN E LA LISTA NERA

Il paese fa parte della lista nera . Tale affermazione fa venir in mente un paese ove succedono cose terribili , gravi a tal punto che ti ricordano di fare attenzione .Ora fra queste vi è anche le Isole Caiman e sbirciando su internet su uno dei tanti siti di guida dei paesi vi è questa definizione delle isole .” Le Cayman sono molto colorate: barriere coralline, rane pescatrici di color arancio brillante, abitanti socievoli e ritmi reggae per le strade. La gente è rilassata, i venti fanno più rumore del traffico e la maggior parte del fumo proviene dai sigari cubani. Tutto è tranquillo, alle Isole Cayman.Tutto sembra meno che un paese terribile, ma un paradiso della terra .Allora perchè mai viene inserito nella lista nera ? Tale lista è facilmente visibile nel sito dell' Agenzia delle Entrate come lista nera OCSE .I paesi indicati sono ben 41 e fra i quel San Marino, Principato di Monaco, Antigua, Svizzera ed altri ancora .La verità è che questi sono paesi ove non si pagano le tasse o sono ridottissime . Addirittura nelle Caiman è una questione storica fin dai tempi di Re Giorgio III nel settecento, quindi non una furbata dei giorni nostri . E questo per le organizzazioni internazionali è gravissimo , quindi tali paesi sono stati identificati come coloro che favoriscono il riciclaggio di denaro sporco . Ovviamente non è del tutto vero il riciclaggio e i crimini si effettuano in stati ove le tasse fioriscono e godono di ottima salute . La verità è che non può passare che vi siano paesi senza tasse altrimenti a tutti i soloni e organizzazioni parassitarie gli crollerebbe il bel castello dorato che si sono fatti. Fregandosene se le popolazioni vivono bene, in salute e di benessere .Nessuna lista per i paesi ove vengono violati giornalmente i più elementari diritti civili e individuali , quella si che si potrebbe chiamare LISTA NERA .